03 Apr LE SINUSITI NON SONO TUTTE UGUALI
I seni paranasali sono cavità pneumatiche localizzate a livello delle ossa della faccia che circondano le fosse nasali e con le quali comunicano attraverso i meati nasali. Possiamo già anticipare che la sinusite insorge quando il meato (ostio) naturale, di uno o più seni, si ostruisce per svariate cause che spiegheremo nel corso dell’articolo.
Seni paranasali
I seni paranasali sono così suddivisi:
- Il seno etmoidale (formato dalle cellule etmoidali anteriori e da quelle posteriori) alla nascita è costituito da piccole nicchie e si sviluppa progressivamente nel corso degli anni fino all’età di 5 anni; è situato approssimativamente nello spazio che si viene a creare fra le orbite.
- Il seno mascellare è presente fin dalla nascita e si accresce di circa 2 mm all’anno fino all’età di 12-15 anni; è situato fra il palato e l’orbita.
- Il seno frontale ha un accrescimento lento fino all’età di 11 anni. Successivamente procede nella crescita più rapidamente fino all’età di 20 anni; è situato al di sopra delle orbite e copre tutta la regione frontale.
- Il seno sfenoidale inizia a crescere fin dalla nascita e continua fino alla pubertà, raggiungendo la sua dimensione definitiva all’età di 18 anni; è situato al di dietro dell’etmoide all’apice delle cavità orbitarie.
Le patologie che più frequentemente causano ostruzione degli osti di sbocco dei seni paranasali e che quindi portano alla sinusite sono quelle infiammatorie acute o croniche.
Sinusite acuta, subacuta e cronica
La sinusite acuta ha una durata inferiore a tre settimane e si risolve senza residuare danno a livello della mucosa sinusale. La sinusite subacuta ha una durata compresa tra tre settimane e tre mesi; anch’essa può risolversi senza lasciare danni alla mucosa. La sinusite cronica ha durata superiore a tre mesi e causa un danno irreversibile della mucosa. La sinusite cronica, inoltre, può essere recidivante con più episodi acuti nell’arco dell’anno.
Ogni causa caratterizza un tipo di sinusite
Le cause sono legate alla modalità con cui inizia la patologia e quindi si distinguono:
- sinusiti rinogene in cui l’infezione arriva ai seni paranasali dai meati nasali. E’ la più frequente e copre circa l’85% dei casi;
- sinusiti odontogene che colpiscono il seno mascellare tramite un processo flogistico alveolare, un granuloma apicale o una carie di un dente sporgente nel seno. Si possono avere accrescimenti di piccole cisti odontogene (cosiddette cisti a “sol nascente”) che nascono dalle radici dentali sporgenti nel seno ed iniziano a crescere per ostruzione del meato nasale causata da altre patologie; reazioni a materiale otturatorio, usato nelle cure canalari dei molari, che accidentalmente fuoriesce dall’apice dentale e rimane nel seno oppure ad un impianto dentale finito e trattenuto nel seno;
- ematogene in seguito a malattie esantematiche o a batteriemia;
- traumatiche, per trauma diretto con o senza frattura e conseguente raccolta ematica nel seno (emoseno);
- barotraumatiche, provocate cioè da un ostacolo che ottura l’ostio di sbocco naturale del seno e che impedisce lo stabilirsi di un equilibrio tra la pressione nasale e sinusale, come si verifica negli aviatori, tuffatori, palombari.
Fattori predisponenti la sinusite
Al di là delle cause scatenanti, vi sono alcuni fattori predisponenti la sinusite:
- fattori locali. Tutti quelli che contribuiscono alla diminuzione della capacità di drenaggio delle cavità sinusali, ostruendo totalmente o parzialmente l’ostio di drenaggio (deviazione complessa del setto nasale, ipertrofia dei turbinati inferiori, turbinato medio paradosso, conca bollosa, edema del complesso ostio-meatale, bulla etmoidale ipertrofica);
- fattori generali. Quelle alterazioni che diminuiscono la resistenza globale dell’organismo (malattie generali quali diabete, alterazioni ormonali, alterazioni dell’equilibrio elettrolitico oppure carenze vitaminiche o diete inadeguate o ancora malattie che provocano una immunodeficienza);
- fattori ambientali. Quelle condizioni che diminuiscono l’attività ciliare (esposizione al freddo, ambiente secco, inquinamento ambientale, fumo attivo o passivo di sigaretta) con conseguente accumulo di secrezioni all’interno dei seni. La secrezione si infetta molto facilmente ed impedisce ulteriormente il drenaggio sinusale. Si crea così un circolo vizioso che automantiene la malattia.
Gli agenti microbici che più comunemente causano la stato patologico sono: lo Streptococco Pneumonia, l’Hemophilus Influenzae, la Moraxella Catarrhalis, lo Staphilococco Aureus, lo Streptococco Beta-emolitico, la Klebsiella Pneumoniae, lo Psedomonas Aeruginosa e la Clamydia Pneumoniae.
Le forme virali sono causate dai Rhinovirus, Virus influenzale e parainfluenzale, coronavirus, adenovirus, virus respiratorio sinciziale, echovirus e coxsackie virus.
Le forma micotiche presentano un andamento clinico più insidioso di quelle da infezioni batteriche o virali; molte volte sono un casuale riscontro in corso di visita per altri motivi.
Sintomatologia
La sinusite acuta si manifesta con dolore di tipo sordo, continuo, più violento al mattino per il ristagno notturno delle secrezioni. Spesso si verifica una esacerbazione del dolore legata ai movimenti del capo o scatenata dalla pressione esercitata su determinati punti del volto. Coesiste ostruzione nasale e rinorrea, generalmente unilaterale o bilaterale, purulenta o muco-purulenta anteriore o posteriore. Si aggiunge inoltre diminuzione dell’olfatto (iposmia) o la sua scomparsa (anosmia). Il paziente ha tipicamente una voce nasale. Si aggiungono inoltre malessere generale, febbre, astenia.
Diagnosi
La diagnosi di sinusite si basa sulla storia clinica (frequentemente i pazienti riferiscono una pregressa sindrome influenzale o rinite acuta) e sull’esame obiettivo con rinoscopia antero- posteriore con fibra ottica associato a TC del massiccio facciale senza mezzo di contrasto.
Trattamento farmacologico e chirurgico
Il trattamento consiste nel facilitare il drenaggio del seno e nell’eliminare l’infezione e l’infiammazione. Si utilizza una terapia antibiotica per non meno di 10 giorni cui si associano decongestionanti e vasocostrittori. Possono essere associati farmaci antinfiammatori con azione analgesica, antinfiammatoria ed antipiretica o corticosteroidi che associano anche un’azione antiedemigena.
Nelle sinusiti croniche, nelle forme acute ricorrenti ed in quelle micotiche trova indicazione l’intervento chirurgico. Quando si parla di intervento chirurgico nella sinusite si intende la chirurgia funzionale endoscopica che prevede l’uso di ottiche collegate ad una telecamera. Tale modalità di accesso alle fosse nasali permette di poter eseguire una chirurgia mini invasiva degli osti di accesso ai vari seni paranasali favorendo il drenaggio degli stessi.
Se necessario, può essere associata anche la settoturbinoplastica endoscopica. Nella struttura ospedaliera in cui opero l’intervento viene eseguito in anestesia generale con una o due notti di degenza. Il naso viene tamponato con materiale riassorbibile che non necessita di asportazione.
Dott. Francesco Grazioli